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VOGLIA DI CAMPAGNA


Mercato immobiliare
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VOGLIA DI CAMPAGNA
La campagna non è mai stata così attraente come negli ultimi mesi. Quando temevano di non uscire dalla quarantena e rimuginavamo sulle possibili vie di fuga, ecco presentarsi l’immagine di campi e spazi solitari come rifugio sicuro. Perché il rustico con la terra intorno è la metafora ideale del distanziamento sociale che tanto ci preoccupa in questi tempi. Una terra della salvezza dove ritirarsi in intimità, da soli, con la famiglia, con un piccolo gruppo di amici cari, alla ricerca di un’isola felice.
In passato c’erano già state fasi di emigrazioni fuori città per realizzare agriturismi e aspirazioni agricole, comunque una fuga dalle città inquinate. Per esempio, negli anni Novanta, molti italiani sognavano una vita più frugale. Destinazione simbolo: la Toscana. Fenomeno connesso: il Chiantishire, con il boom immobiliare di ville e tenute, e una nuova vocazione antiurbana che poi ha continuato a infatuare soprattutto inglesi e americani per festeggiare compleanni, anniversari, nozze e qualunque evento solenne.
Sono passati trent’anni da quella prima ondata, e ora anche i giovani italiani, digitali e creatori di start up, si riappassionano alla vita rurale, ai suoi ritmi, ai suoi sapori, all’aria buona, tutti presupposti di una migliore qualità esistenziale.

Fonte: il sole 24 ore lifestyle